E’ ormai alle soglie la stagione estiva, ormai sembra proprio che ci siamo: per molti questo significa primi week end fuori città, qualche anticipo di vacanza e l’avvicinarsi delle sospirate ferie. Tutto questo si traduce in riposo, svago, relax e anche nella conquista di una smagliante tintarella che spazza via il grigiore dell’inverno. Attenzione però: per affrontare l’esposizione al sole in tutta sicurezza, dobbiamo sapere tutto su quel numerino “magico”, chiamato SPF, o fattore di protezione solare.
Sappiamo che il sole è una fonte di salute e benessere, ma dobbiamo fare attenzione anche agli effetti indesiderati, sulla nostra pelle, di un’esposizione senza le adeguate precauzioni. Infatti, se si trascura una protezione efficace, i risultati poi si vedranno nel breve periodo con una pelle arrossata, sensibilizzata – per non parlare delle antiestetiche spellature – e più fragile, ma nel lungo periodo la pelle reagirà alla mancanza di cautela, presentando ispessimenti, rughe, macchie e discromie, sintomi di un invecchiamento precoce difficilmente rimediabili. Tuttavia, gli aspetti estetici, che hanno certamente una loro importanza, sono molto meno gravi dei danni alla struttura profonda della pelle che possono generarsi a lungo andare, come la possibile insorgenza di melanomi e altre patologie.
Come proteggersi al meglio dai danni da esposizione al sole
Innanzitutto, è bene chiarire che la pelle va protetta sia dai raggi UVB che dai raggi UVA. Sono entrambi raggi ultravioletti con diverse lunghezze d’onda. I primi sono responsabili delle arrossature superficiali, delle scottature, degli eritemi; i secondi, invece, sono più insidiosi poiché penetrano più a fondo nell’epidermide e causano danni più seri e potenzialmente molto pericolosi.
Ecco perché è importante scegliere con oculatezza i prodotti solari che andranno a proteggere la nostra pelle, senza dimenticare, tuttavia, che nessuna crema potrà mai proteggere al 100% dai raggi solari ed è quindi consigliato seguire sempre anche le “regole della nonna”: non esporsi nelle ore centrali della giornata, usare cappelli, occhiali da sole, copricostume e magliette. Non dimentichiamo che i raggi del sole penetrano anche attraverso l’ombrellone e la luce riflessa dal mare o da specchi d’acqua può ugualmente danneggiare la pelle.
Prodotti solari e SPF: fare la scelta giusta
L’SPF o Fattore di Protezione Solare esprime l’efficacia della protezione dai raggi UVB e UVA di un prodotto solare. Più è alto, più proteggerà la nostra pelle dai danni da esposizione solare. Lo troviamo in bella evidenza sulle confezioni dei solari. Da molti anni, ormai, esiste una rigorosa normativa che impedisce di fornire ai consumatori informazioni errate, dunque è bene, prima di scegliere, leggere attentamente l’etichetta del prodotto. La scala di SPF è universale ed è suddivisa in quattro categorie: protezione bassa, con spf da 6 a 10; media da 15 a 25; alta, da 30 a 50, molto alta 50+. In realtà, affermano molti scienziati, un prodotto con SPF inferiore a 15 non dovrebbe nemmeno essere considerato protettivo, come già avviene negli Stati Uniti.
Non è più consentito utilizzare le diciture “schermo totale” e “waterproof”, poiché non esistono creme con tali caratteristiche. Tutt’al più si parla di protezione ad ampio spettro e “water resistant”.
Quanto alla protezione dai raggi UVA, la sola indicazione dell’SPF non è sufficiente, poiché un buon prodotto solare deve proteggere anche da questi ultimi, che sappiamo essere più dannosi. Per questo, le norme europee stabiliscono che la protezione dai raggi UVA deve corrispondere ad almeno un terzo della protezione dagli UVB. Quindi ad un SPF 30 deve corrispondere anche una protezione UVA 10. Sull’etichetta deve essere presente la dicitura “protezione ad ampio spettro” e generalmente la protezione UVA è indicata con un numero cerchiato, accanto all’SPF. E’ importante anche utilizzare una buona quantità di prodotto: uno studio scientifico afferma che andrebbero applicati 2 mg di crema per centimetro quadrato di pelle, cioè almeno il doppio di quello normalmente usato.
SPF: il nostro alleato quotidiano
Non dovremmo fare l’errore di proteggerci dai raggi solari solo in vacanza, ma includere l’utilizzo di un buon solare nella nostra skin care quotidiana, poiché anche in città, anche con il cielo coperto, le radiazioni ci raggiungono e non basta un buon make up a fornire adeguata protezione alla pelle del viso. Applicare un prodotto solare come ultimo step della beauty routine mattutina dovrebbe diventare una buona abitudine, naturalmente scegliendo prodotti con SPF adatti alla stagione e al tipo di attività che svolgiamo. In estate, è bene utilizzare sul viso sempre una protezione 50+, per evitare la formazione di rughe, macchie e inestetismi. In inverno, può bastare un ottimo fondotinta con SPF, sempre che non si passi molto tempo all’aperto. In commercio esiste una vasta gamma di prodotti, per tutti i budget, che consente di trovare quello giusto per noi, a seconda del tipo di pelle. Creme, lozioni, spray: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Poiché la protezione solare va applicata più volte durante il giorno, per chi la usa in città ci sono prodotti appositamente studiati per non rovinare il trucco, sono mist da vaporizzare sul viso, finemente micronizzate, dal potere protettivo e reidratante, che danno anche una piacevole sensazione di freschezza nella stagione più calda dell’anno.
SPF 100: per chi è indicato
Non facciamoci trarre in inganno: il fattore di protezione solare 100 caratterizza i prodotti con altissimo potere protettivo, ma non si tratta di una protezione totale. Poiché tale dicitura può trarre in inganno il consumatore, la Commissione Europea raccomanda ai produttori di preferire l’indicazione SPF50+, per tutti i prodotti che hanno un SPF superiore a 60. I prodotti solari con SPF 100 forniscono comunque un’altissima protezione e nascono per salvaguardare pelli estremamente reattive o sensibili, per chi soffre di malattie cutanee e assume farmaci fotosensibilizzanti. Inoltre, molte persone soffrono di patologie cutanee che possono peggiorare con l’esposizione al sole oppure hanno una predisposizione genetica a sviluppare cheratosi attiniche o tumori della pelle. In questi casi è necessario l’indicazione di uno specialista per scegliere prodotti che proteggano in modo mirato e sono solitamente dispositivi medici.
Composizione e packaging
Molto importante è notare che il trend dominante anche nel campo dei prodotti solari è l’attenzione ai componenti dei prodotti e l’intento di unire protezione e trattamento della pelle: innanzitutto sono ormai quasi totalmente cruelty free, ricchi di estratti naturali e biologici, molti prediligono il vegan e si può essere certi che la grande maggioranza dei prodotti ora in commercio non contribuiscono ad aumentare l’inquinamento dell’ambiente. Inoltre, molte formule sono arricchite con acido ialuronico, vitamina C, fattori slow-aging, in modo che, mentre ci si abbronza, la pelle sia anche sempre curata.
Lo stesso si può affermare per il packaging: le aziende produttrici sono sempre più impegnate a creare confezioni in carta riciclata o riciclabile, per i pack secondari, e ad utilizzare materiali compostabili o riutilizzabili per i pack principali. Questa continua ricerca, che impegna molta parte delle risorse delle aziende italiane, è un fiore all’occhiello dell’industria cosmetica targata “Made in Italy” e il mercato premia l’impegno profuso.