Segmento in crescita nel mercato globale cosmetica italiana da 9,4 mld euro.
Una volta c’era solo l’Acqua di Rose. Poi in creme, tonici e cosmetici hanno fatto il loro ingresso una miriade di ingredienti naturali: dalla mela verde al miele, dalle mandorle ai sali del Mar Morto, dalla magnolia all’argilla, fino agli esotici e preziosi oli di Argan e di Jojoba e alla rara bava di lumaca.
La cosmesi si è fatta in questi anni sempre più green e ha implementato il valore di un mercato che, anche in un momento non molto florido per l’economia del Paese, mostra valori crescenti.
Le italiane (e gli italiani), infatti, non rinunciano alla bellezza, e le previsioni 2015 elaborate dall’Indagine congiunturale del Centro Studi di Cosmetica Italia, parlano di un mercato cosmetico italiano che, a fine anno, avrà un valore globale di oltre i 9,4 mld di euro. Il canale ‘erboristeria’, in particolare, registra continuità nelle dinamiche di crescita: il primo semestre 2015 segna, infatti, un +2,8% seguito dal +3% delle previsioni di fine anno con un valore di mercato che supera i 430 milioni di euro.
Sempre più consumatori esprimono interesse verso tutto il mondo del naturale e del verde e, affezionati ai cosmetici di derivazione naturale, cercano questo tipo di prodotti anche in altri canali, soprattutto nella Grande distribuzione, dove c’è una forte competizione sui prezzi e sulle promozioni.
E dove, sottolinea Cosmetica Italia, “esistono prodotti che il consumatore distingue con difficoltà da quelli venduti in erboristeria”.
Per l’associazione delle imprese di cosmetica italiana, un pilastro del nostro manifatturiero (il valore delle esportazioni toccherà a fine 2015 i 3,6 mld di euro, con una crescita stimata di otto punti percentuali), “di fatto è in corso una rivisitazione dell’identità del canale che si trasforma in una propensione di consumo e in un’attitudine d’acquisto che danno origine a nuove tipologie di distribuzione”.
È il caso dei negozi monomarca delle case che producono e vendono i cosmetici di derivazione naturale, che per tipologia di prodotti sono considerati e rilevati dalle statistiche come ‘erboristerie’, ma sono più moderne, meglio gestite e supportate dalle case produttrici e quindi meglio attrezzate a sostenere la concorrenza di canali più innovativi.
E il futuro della bellezza è sempre più verde. Per un operatore su 4 del settore cosmesi (dati Beauty Trend Watch-Cosmetica Italia), green, bio e naturale saranno le tematiche emergenti in Italia nel periodo 2015-2017, seconde solo a social media e web che diventeranno sempre più protagonisti del mercato che ruota attorno alla bellezza.
Fonte: adnkronos.com