È stato registrato negli Stati Uniti il brevetto che permetterà una elevata protezione solare, soprattutto a bambini e soggetti con pelle sensibile, senza per questo dover rivestire la propria pelle di una pellicola bianca. Niente più nasi, zigomi e spalle candidi, insomma. Nell’ultimo decennio si è diffusa maggiormente la cultura riguardo la necessità di una adeguata protezione solare e quando adeguata significa anche molto elevata, il ricorso ai filtri fisici, invece di quelli chimici, offre una maggior garanzia. Non solo: il recente ritorno ai filtri che imbiancano ha anche motivazioni più naturali: si tratta infatti di ossidi metallici naturalmente presenti n natura (il più utilizzato è il biossido di titanio), non sono quindi di origine sintetica e possiedono l’ulteriore vantaggio di avere un minore potenziale irritante per la cute. Normalmente il diosssido di titanio si presenta sotto forma di particelle di dimensione medie inferiori a 0,1 mcm (preferibilmente comprese tra 0, 015 e 0,05 mcm), che tuttavia lasciano sulla pelle un film bianco. Inoltre queste particelle possono anche aggregarsi e separarsi all’interno della formulazione, che così risulta poco stabile e consistente. L’Oréal invece ha scoperto che una combinazione di particelle composite, con dimensioni medie superiori a 0,1 mcm, contenenti almeno un filtro minerale o un filtro UV sintetico, con biossido di titanio e particelle di aerogel idrofobico di silice creano una formulazione solare efficace ed esteticamente piacevole da vedere.
Fonte: Cosmetics & Toiletries