È iniziato un nuovo anno e ancora non si vede traccia delle normativa volta ad armonizzare il settore della cosmetica naturale alla quale una commissione di esperti dell’UE avrebbe dovuto lavorare. Lo riferisce in un comunicato stampa Natrue, associazione internazionale non-profit con sede a Bruxelles per la tutela della bellezza naturale, bio e certificata, da sempre attiva contro il fenomeno del greenwashing, che così fa il punto: cosmesi green, nel 2017 nessuna modifica per le regole di certificazione. Non ci sarà uno standard Europeo unico per quanto riguarda la cosmesi green. Nessun sostanziale cambiamento, dunque, nel settore della beauty naturale, bio e certificata. I cosmetici green continueranno ad essere assoggettati al generale Regolamento europeo sui cosmetici in materia di produzione e caratteristiche, non ci saranno quindi criteri specifici, nè loghi obbligatori. Gli standard certificati continueranno a essere stabiliti secondo parametri privati e volontari, come quello Natrue (che garantisce la correttezza del processo produttivo e il rispetto di norme rigide per la scelta e l’utilizzo degli ingredienti, affidando il processo di certificazione ad organismi terzi e indipendenti che verificano la conformità dei prodotti garantendo un livello altissimo di naturalità). “Dal primo gennaio 2017 continueranno a non esserci una definizione ufficiale o criteri e marchi obbligatori in Europa per i cosmetici naturali e biologici – ha dichiarato Mark Smith, Direttore Generale Natrue. – Per consentire ai consumatori di riconoscere con facilità i veri cosmetici naturali e bio da quelli che non lo sono, Natrue mantiene il suo impegno nel chiedere che qualsiasi futura definizione regolatoria di cosmetico naturale ed organico debba essere appropriata, rilevante e rigorosa”.
Fonte:cosmeticsdesign-europe.com
