Cresce l’e-commerce farmaceutico nella Penisola. A fine 2018, stando ai dati riportati da Farmaciavirtuale.it, sono 766 i punti vendita ‘della salute’ che hanno aperto un sito internet in cui vendono prodotti di bellezza, integratori, medicinali Sop (senza obbligo di ricetta) e Otc (prodotti di automedicazione per la libera vendita). Si tratta di 638 farmacie e di 128 parafarmacie che hanno ottenuto il ‘via libera’ dalla Regione e dal ministero della Salute, attraverso un’apposita procedura per l’autorizzazione, con un bollino di riconoscimento che deve essere esibito sul sito e-commerce. In realtà, navigando su Internet si scopre che il bollino suddetto, ovvero una croce bianca su fondo verde, con la scritta ‘Clicca qui per verificare se questo sito web è legale’, è assente in molti siti di vendite di beauty e medicine. Fatto che dimostra quanti siano i siti ‘selvaggi’ operanti al momento attuale in Italia, che fanno salire il numero reale dell’e-commerce farmaceutico ben oltre i 766 punti vendita autorizzati.
Nielsen evidenzia che c’è stata una crescita esponenziale degli accessi a questi siti: nel mese di marzo 2018 sono stati 2,2 milioni gli italiani che hanno visitato siti di e-pharmacy, ed è un numero rilevante dato che, nello stesso mese, sono stati sempre 2,2 milioni gli italiani che hanno effettuato l’accesso in siti di prodotti alimentari (di negozi brick & mortar e di pure player). La crescita è legata proprio a questi ultimi tre anni, e si muove in modo accelerato: nel 2017 infatti, l’audience dei siti farmaceutici che vendono prodotti di bellezza e farmaci è aumentata del 66 per cento rispetto al 2016.
Fonte: beauty.pambianconews.com