Cresce sempre di più in Italia l’e-commerce beauty. Marchi e catene si adeguano perché i clienti online di cosmetici diventano presto habitué

Cresce sempre di più in Italia l’e-commerce beauty. Marchi e catene si adeguano perché i clienti online di cosmetici diventano presto habitué

Lo scorso dicembre anche Chanel ha ceduto al richiamo del web e ha inaugurato la sua boutique online di profumi, make-up e skincare. Ma la maison francese non è sola: dalle catene di profumerie e monomarca come Sephora, Wycon Cosmetics e Kiko, fino a marchi come Biotherm, L’Erbolario ed Estèe Lauder, il mondo del beauty accelera sulle vendite digitali. Lo testimoniano i dati del settore: nel 2015 il valore degli acquisti su Internet di cosmetici ha registrato un aumento del 22% rispetto all’anno precedente, un ritmo superiore a quello dell’intero net retail italiano (+19%), per un valore di 175 milioni di euro (dati Human Highway). E le previsioni per il 2016 sono di 200 milioni di euro con 5,2 milioni di acquirenti contro i 4,7 milioni dell’anno scorso, cresciuti del 18% rispetto al 2014. Due milioni di questi sono abituali, cioè hanno comprato più di una volta un prodotto di cosmetica negli ultimi sei mesi. Tra le categorie più gettonate in prima posizione ci sono i profumi con un valore di 32 milioni di euro, seguiti dai prodotti per la cura del corpo (22 milioni) e del viso (18 milioni). In quarta posizione gli articoli per i capelli (17 milioni) e in quinta il make-up (16 milioni). A guidare l’e-commerce è soprattutto la comodità. Secondo una ricerca, condotta da Human Highway per Cosmetica Italia, le prime cinque caratteristiche di un servizio di acquisto online eccellente sono: spese di spedizione e consegna gratis (24,5%), prezzo conveniente (22,4%), chiarezza (14,3%), sicurezza e affidabilità (10,2%), la possibilità di ricevere campioncini e tester (8,2%). La cosmetica è un ambito ancora acerbo rispetto ad altri settori in cui il Web si è affermato da tempo, come spiega Giacomo Fusina, ceo di Human Highway, ma molti indicatori suggeriscono che nei prossimi anni crescerà con un tasso superiore alle media dell’e-commerce. La decisione di acquisto online è guidata dalla ricerca in Rete e dalla pubblicità in misura maggiore rispetto alla media delle vendite online. Un altro indicatore che fa ben sperare nel futuro del settore è che l’esperienza di acquisto digitale beauty è generalmente molto soddisfacente: la soddisfazione è il miglior driver di riacquisto e coloro che hanno iniziato a servirsi dello shopping online non smetteranno, anzi è probabile che aumentino la frequenza nei prossimi anni. Il Web, comunque, influenza anche chi preferisce comprare i cosmetici nei negozi tradizionali: il 35% di questi consumatori ha visitato il sito dei prodotti che acquista, nel 31% dei casi li ha cercati su Internet, ha confrontato i prodotti con un comparatore (14%) o ha letto commenti e valutazioni sui social (10%). Secondo Fusina, le catene di negozi di cosmetica si stanno accorgendo che nei propri negozi arrivano clienti già informati e più consapevoli delle alternative, di prodotto e di canale, che l’online propone alla loro attenzione. Il 92% dei visitatori dei punti vendita porta con sé un cellulare connesso a Internet e ogni 100 acquisti tradizionali 7,3 sono associati a un ruolo dello Smartphone che il consumatore giudica determinante per la propria decisione. Per questo motivo oggi l’83% delle insegne del retail tradizionale di cosmetica rende possibile comperare online, il 44% propone un’App che nel 22% dei casi può essere usata in negozio per supportare l’acquisto tradizionale.

Fonte: ilsole24ore.com

 

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