Bio, vegana, cruelty free, ecobio, organica e la lista di aggettivi potrebbe continuare, non all’infinito ma quasi. È un dato di fatto che anche il mondo del beauty stia scoprendo un modo più attento di fare cosmetici, più sostenibile e che impatti meno sull’ambiente. Ma è solo una semplice tendenza?
Cosmesi bio e cosmesi vegana: di cosa si tratta e quali sono le differenze?
È semplice, il bio nella cosmesi è come quello nel food. Un prodotto è bio quando il processo di coltivazione rispetta il disciplinare dell’agricoltura biologica. L’unica differenza è che nella cosmesi non tutti gli ingredienti sono di origine vegetale, basti pensare all’acqua, primo componente cosmetico e che non può essere bio.
Riguardo alla cosmesi vegan, invece, ci si focalizza sulla messa al bando di tutti gli ingredienti di origine animale: quindi non saranno presenti cheratina, collagene, miele, latte, alcuni acidi e coloranti ottenuti dallo sfruttamento animale proprio perché si andrebbe contro l’etica vegan. In entrambi i casi, si parla inoltre di cosmetica cruelty free.
Quindi non si tratta soltanto di seguire un trend. Che tipo di vantaggi offre questo tipo di cosmesi rispetto a quella più “tradizionale”? Questione etica a parte, il punto è che la natura è un campo molto vasto e appassionante e la chimica offre degli ingredienti sintetici che sono spesso brutte, economiche e anche meno efficaci copie rispetto agli ingredienti naturali. Per questo noi prediligiamo questi ultimi ingredienti, perché offrono una qualità migliore, hanno maggiore dermocompatibilità ed evitano brutte sorprese sulla pelle.
E, a proposito di Agronauti, com’è nato questo progetto?
È l’avventura di un gruppo di amici, anche se ci piace pensare che è un progetto che coinvolge tutti perché ognuno può pensare che le migliori soluzioni ce le dà la natura. Il nostro atteggiamento è quello di esplorare, rispettare e conoscere la natura stessa, offrendo soluzioni efficaci e buone nel suo rispetto.
Quali sono gli ingredienti più diffusi oggi nella cosmesi bio?
Il trend vede in pole position gli oli vegetali, come l’argan e il jojoba, l’aloe vera e gli oli essenziali vista la loro natura e la loro dermocompatibilità.
E riguardo invece ai conservanti? Alcuni prodotti, pochi in realtà, sono autoconservanti quindi privi di ingredienti che li mantengono nel tempo, più in generale però quelli detergenti a base di acqua devono contenerli, per poter durare più di un paio di settimane.
Beauty routine estiva: quale tipologia di prodotto per proteggersi dai danni di smog e sole? Sicuramente le creme con fattore di protezione solare UVA e UVB sono fondamentali in un’ottica di rigenerazione e protezione, soprattutto in città dove il sole è più dannoso.
Fonte: http://www.vogue.it