Coniugare bellezza e benessere psicofisico: è questa la missione dichiarata della Sime, la Società Italiana di Medicina Estetica, che in occasione del 37esimo Congresso nazionale organizzato a Roma in concomitanza all’European Congress of Aesthetic Medicinee al congresso dell’Accademia Italiana di Medicina Antiaging (Aimaa) ha presentato la campagna “Verità e Bellezza”. L’iniziativa, nata per fare chiarezza nell’attuale confusione in cui è letteralmente immersa lamedicina estetica anche a causa dell’intenso interesse mediatico nei confronti della disciplina, è l’occasione per proporre ai potenziali pazienti undecalogodi regole da seguire per avvicinarsi a questa branca della medicina nel modo più corretto e più sicuro possibile.
Spiega Massimiliano Baccanelli, medico estetico a Roma e socio Sime, “la visita medica estetica non può e non deve prescindere da una accurata valutazione dello stato di salute generale del paziente e dalla conoscenza del suo stile di vita, passaggio fondamentale e propedeutico a qualsiasi trattamento che rientra nella categoria dell’atto medico – sottolinea l’esperto – Primo step una corretta anamnesi è la conoscenza degli interventi estetici già eseguiti, ad esempio l’esistenza di sostanze permanenti. Si prosegue poi con analisi specifiche come un check up strumentale della pelle e una valutazione posturale di base, utile anche sia alla prevenzione che al trattamento della cosiddetta cellulite. Si passa poi ad un’ecografia del tessuto adiposo, esame che permette la diagnosi differenziale tra semplice edema, PEFS (cellulite) e adiposità localizzata. Utile in caso di inestetismi delle gambe un doppler venoso valuta la salute della circolazione sanguigna e una valutazione antropometrica: altezza, peso, plicometria e impedenzometria per misurare massa magra e grassa e la composizione corporea generale”.
Ecco, nel dettaglio, i dieci punti deldecalogoSime per capire quali sono i trattamenti cui è possibile sottoporsi e ottenere i migliori risultati possibili senza aumentare il rischio di ritrovarsi alle prese con spiacevoli effetti avversi, inclusi risultati poco naturali.
1–Informarsi bene: non accontentarsi di un articolo di giornale o televisivo ma consultare solo professionisti certificati e competenti.
2–Chiedere spiegazioni: diffidare dei medici che non fanno una visita diagnostica completa prima di effettuare qualsiasi trattamento. II medico deve spiegare bene tutto quello che pensa di fare, i limiti e le complicanze possibili. Chiedere sempre al medico il “consenso informato”.
3–Rivolgersi solo a professionisti certificati: verificare che il medico sia iscritto a società scientifiche, aggiornato e specificatamente formato in medicina estetica.
4–Prevenire è meglio che curare: comincia a pensare oggi a come sarai tra dieci anni e fatti indicare i comportamenti migliori da tenere per evitare di accelerare il passaggio del tempo.
5–Valutare le alternative: riflettere sulle possibili metodiche d’intervento e in caso di incertezza scegliere comunque la soluzione meno invasiva. È vero che tecniche soft danno anche risultati soft, ma tali saranno anche le possibili complicanze.
6–Dire no alla bellezza “pronta e subito”: fare attenzione a chi promette troppo, ai maghi e soprattutto fidarsi dei consigli del professionista preparato. Non insistere nel volere “qualcosa in più” e diffidare di chi ci accontenta senza critica.
7–Pretendere la documentazione: farsi sempre rilasciare dal medico il dettaglio dei trattamenti effettuati, dei farmaci e dei presidi utilizzati.
8–Non dare il risultato per scontato: non andare dal medico estetico come se fosse una passeggiata.
9–Spiegare bene quale obiettivo estetico si vuole ottenere: non basta desiderare un risultato per ottenerlo. Descrivere al medico quello che si desidera e pretendere di essere informati di quello che la Medicina Estetica è in grado di fare, ma soprattutto di non fare.
10–Non puntare a modelli irraggiungibili: veline e modelle non sono «reali» e i trucchi della televisione sono magici come i ritocchi alle fotografie.
Fonte: sole24ore