Il trend è partito dai social, Instagram su tutti, dove spopolano foto di ragazze che esibiscono ciglia in tutti i toni dell’arcobaleno. Per copiare l’effetto si inizia a stendere il colore più forte partendo dal centro delle ciglia. La nuova mania si chiama «Rainbow lashes» («Ciglia arcobaleno», appunto) e invita a lasciare nel cassetto il classico mascara nero per osare con la tavolozza cromatica: al momento non esiste un mascara unico in grado di ricavare questo arcobaleno di colori ma il segreto sta nel sovrapporre pesanti pennellate di tutti i toni in commercio. Ecco allora un «effetto wow» per chi ha voglia di stupire e di non passare inosservata. Le tinte sono talmente evidenti che c’è chi preferisce non aggiungere altro al viso, o al massimo completare il make up con nuance naturali.
Per chi volesse cimentarsi con la stranezza arcobaleno, c’è una tecnica precisa: bisogna scegliere un colore forte da applicare in modo più marcato al centro delle ciglia. Poi basta procedere con gli altri colori alle estremità dell’occhio.
Alle ragazze con gli occhi chiari (azzurri o verdi) è consigliabile applicare al centro delle ciglia proprio il mascara con lo stesso colore dell’occhio: in questo modo il tono su tono enfatizza ancora di più lo sguardo. Che, nonostante l’arcobaleno, risulterà intrigante.
Per una soluzione più duratura, ci sono le ciglia finta, da far applicare in un centro estetico specializzato. Sempre qui si può richiedere una colorazione anche permanente. Perché no, anche arcobaleno. Una tendenza che negli States si sta già diffondendo tra le giovanissime.
Dando uno sguardo alle foto su Instagram, si nota come le ragazze suddividano spesso le ciglia a ciocche, ben divise colore per colore. In questo modo si ha meno l’effetto sfumatura e l’arcobaleno è più netto e scandito.
Il mascara di diversi colori è un prodotto utilizzato da anni, ma mai prima le giovani si erano inventate la sovrapposizione arcobaleno: i colori più venduti, oltre al nero, sono il viola e il blu che rendono gli sguardi davvero suggestivi.
Fonte: di Federica Bandirali – corriere.it